mercoledì 27 luglio 2011

Illes Balears


Dopo essere stata bombardata di gente "famosa" che popolava le spiagge di Formentera e pubblicità sui siti di studenti per vacanze post maturità a Ibiza ho scelto di mettere piede su territorio spagnolo per la prima volta a Maiorca.

Già dall'aereo (prima volta con AirOne e devo dire che è un'ottima compagnia) si intravedeva l'entroterra dell'isola, brullo, abbastanza secco e simile a Sardegna e Corsica, solo un po' meno montuoso di quest'ultima.

Quello che, invece, nel momento delle prenotazioni ho vagamente intuito e che poi mi è stato confermato da una giornata passata a Palma è: Palma non ha una spiaggia. La cosiddetta "Platja de Palma" è davanti alle città lungo la costa appena fuori dal capoluogo e questa intuizione ci ha salvate, visto che se avessimo prenotato nell'area sbagliata avremmo avuto i porti e gli attracchi degli yatch invece della spiaggia. Ecco, quello sarebbe stato un giramento di palle mica da ridere.

Solo arrivare all'albergo a El Arenal ci si comincia a chiedere: ma le Baleari sono territorio spagnolo o colonia tedesca? Ed è una domanda legittima visto l'esagerato numero di locali per i cruccofoni (per esempio una delle vie centrali del paese chiamata proprio Bierstrasse), ma anche parrucchieri tedeschi, ristoranti tedeschi, medici e dentisti tedeschi. Sul lungomare, invece, i pub tedeschi (e qualche inglese) erano alternati a quelli olandesi, gestiti da olandesi e popolati da olandesi. E da me, il cui status di studentessa di olandese mi faceva sempre guadagnare interesse, stupore e qualche birra omaggio. Viva la vida!

El Arenal, alla fine, assomiglia molto a quelle città sulla riviera romagnola, tutti alberghi e tutti turisti. Con la differenza che il mare della Baia di Palma è pulito (e non è poco!), mentre la spiaggia alterna qualche piccolo stabilimento balneare a tratti di spiaggia libera e non è neppure la Liguria, con i suoi stabilimenti dalle sdraio sui piedi di quello davanti, gli ombrelloni carissimi e uno sputo di spiagge libere, abbastanza per 15 persone al massimo. Insomma, è una disposizione della spiaggia intelligente e pensata per il turista.


Il giorno dopo è stata la volta di Palma. La città "bassa" è una quasi-metropoli con palazzoni di vetro e fast food di rito, quella alta è la parte antica e l'unica interessante, contando anche il parco acquatico vicino alla riva e il castello poco fuori dalla città. Poi pomeriggio al mare e serata tra locali olandesi e pr che ti inseguivano offrendoti drink in discopub appena aperti. Viva la vida!

Secondo e ultimo giorno intero a Maiorca (una cosa breve, un po' per dimenticarsi della disastrosa Goteborg dell'anno scorso e un po' perchè sono già fin troppo in giro quest'estate), noleggio biciclette ed esplorazione della costa appena fuori da El Arenal. L'idea era di arrivare a Cap Blanc, una delle estremità più meridionali della zona, ma quando abbiamo scoperto che 3/4 della strada erano una statale, non una pista ciclabile, e per di più in salita, abbiamo abbandonato qualsiasi idea di arrivare a Cap Blanc o alla seconda destinazione nell'entroterra, Llucmajor.


La costa appena fuori dai 4km e passa di spiaggia di El Arenal è completamente diversa: molto meno turistica, piena di villoni e residence 4 stelle affacciati sul mare e sole spiagge libere, con l'unica condizione: "Riesci a stendere l'asciugamano? Allora puoi fermarti e stare lì quanto ti pare".

La pausa mattutina l'abbiam passata poco lontano dall'unica mezzaluna sabbiosa di Bellavista, una piccola insenatura di scogli, con relativo mare pieno di scogli. Il pomeriggio, a Cala Blava, ma poco lontano da El Arenal, abbiam trovato un'altra cala, più piccola, ma quasi un angolo di Caraibi. L'insenatura aveva il fondo sabbioso e l'acqua col colore di una piscina, circondato da degli scogli piatti che scendevano verso l'acqua poco profonda. Roba da non capire fino a quanto quella fosse opera della natura e quanto opera dell'uomo, visto gli scogli sì un po' a punta, ma a forma quasi di scalini.

Un pomeriggio laggiù, relax totale e una bella, classica scottatura: dietro alle ginocchia.

Comunque, esito della vacanza: vera vacanza, roba da tornare con il portafoglio di un miliardario e girarsela tutta. Unica pecca: la compagnia. In due, specie vista l'altra persona, non è sempre stato facile.

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