domenica 24 novembre 2013

Prime impressioni: Saving Grace

Non è corretto pescare episodi a caso di qualche serie tv, guardarli e sperare che piacciano. Però una buona serie tv, secondo me, è quella di cui vedi un episodio per caso e ti incuriosisce a tal punto da spingerti a sapere quello che è successo prima, quello che succederà, sbirciare tra le dinamiche.
Che tradotto in senso pratico vuol dire andare a cercarsi gli episodi precedenti o, se proprio ci pesa il culo, vedere la trama su Wikipedia.
Ho fatto così con Bones, Breaking Bad, Veronica Mars e Game of Thrones. E sappiamo tutti com'è finita con GoT, nonostante il primo episodio che abbia mai visto sia stato il terzo della seconda stagione.

Tutto questo per dire che ieri sera ho visto un episodio di Saving Grace e ho spento a 10 minuti dalla fine.
Non me ne vogliano i fan della serie, tra l'altro neanche così moderna, ma m'è sembrata piuttosto penosa.



Qualche informazione di base su Saving Grace:

serie poliziesca/drammatica.
Io amo le serie poliziesche tanto da essermi bevuta Law&Order in tutti i suoi ventordici spin off (Unità vittime speciali rimane comunque il mio preferito).

- 3 stagioni da 14/15 episodi l'una, serie del 2007 quindi, appunto, non molto recente.

- ambientato a Oklahoma City, ben lontani dalle solite New York o Los Angeles. Per dare una collocazione geografica più precisa: l'Oklahoma è schiacciato tra il Kansas (a nord) e il Texas (a sud), già la posizione dovrebbe dare un'idea vaga sulle politiche razziali e sulla mentalità della zona.
E da quello che ho visto nell'episodio il cast è variegato, il capo dipartimento è una donna di colore e hanno pure un'attrice down.

L'episodio che ho visto ieri doveva essere Sei il mio partner (You are my partner), 7° episodio della seconda stagione, ovvero la metà esatta di quella stagione.

La raccolta di commenti che segue è una serie di prime impressioni, quindi se mai un fan accanito capiti su questa pagina e abbia voglia di spiegarmi perché Saving Grace merita di essere guardata, lo faccia pure.



Prima dell'inizio, lo stacco pubblicitario che introduce l'episodio parla di Grace, una detective di Oklahoma City che vede e interagisce col suo angelo custode. Forse mi aspettavo un andamento più alla Ghost Whisperer, invece è tutt'altro genere.

L'episodio si apre con una specie di festicciola in un bar.
La donna bionda della sigla (Grace) è anche quella che serve da bere. I clienti sono annoiati, così lei e quelli che poi scopro essere altri colleghi, si mettono a ballare sul tavolo per ravvivare l'atmosfera: uno di questi si spoglia completamente, facendo infuriare Grace.

La scena dopo vede Grace e l'uomo nudo avvinghiati a letto intenti in preliminari selvaggi: lui si spoglia e la spoglia quasi completamente, mentre intanto cerca un preservativo. Proprio mentre lei è mezza nuda e lui è riuscito ad aprire il preservativo, Grace cerca a fatica di fermarlo e dice: "No!"
Lui la ignora e continua a limonarsela, finché lei, quando sta probabilmente per prenderlo per un orecchio, riesce a farlo calmare:
"No!" gli dice: "Cavalchiamo senza sella!"

Io, spettatore con conoscenza pressoché nulla delle dinamiche dei personaggi, intuisco che tra i due c'è la classica tensione sessuale tra partner di lavoro che aspetta solo di esplodere dal pilot addirittura, un po' come quella tra Brennan e Booth in Bones.
Quando Grace lo ferma e dice "Cavalchiamo senza sella" mentre lui sta armeggiando col preservativo io capisco: "Facciamolo senza preservativo": siamo a metà della stagione, un plot twist, per rimanere 7 episodi col fiato sospeso "Sono incinta?" o "Quella sera non è mai successo nulla, ma..."

Invece no.


Nella scena successiva vedo Grace e l'uomo andare nudi a cavallo tipo Lady Godiva.

Ne ho sentite di scuse per non fare sesso, ma questa le batte tutte.


La mattina dopo, mentre l'uomo si rotola nel letto in preda a chissà che incubo, Grace si intrattiene in cucina con un altro uomo sulla sessantina. Deve essere l'angelo custode, dato che lei gli chiede se gli angeli dormono e come fanno con le ali (ma che domanda è?).
L'angelo mi aiuta a far chiarezza sulla situazione: l'uomo a letto è il partner di Grace, Ham: il fratello di Ham è morto da poco e lui si trova in pieno conflitto emotivo tra il lutto e l'amore che prova per Grace.
"Ham è un uomo devoto, deve ritrovare la fede" dice l'angelo a Grace, prima di sparire.

La scena si sposta nel commissariato di polizia, dove arriva un caso fresco fresco: una ragazza messicana è morta in pronto soccorso per ferite da percosse. A portarla in pronto soccorso è stato un uomo grande e grosso che l'ha scaricata lì senza molti complimenti.
"Allora è stato lui!" sentenzia subito Grace, con l'acume tipico del detective che ha capito tutto dalla vita, ma riesce ancora a mettersi la scarpa sinistra al posto della destra la mattina.



Grace e il mentalmente-instabile-Ham rintracciano l'uomo, che lavora in un locale malfamato frequentato da skinhead. Ham prende l'uomo (chiamato "Spacca") e gli da un po' di legnate, tanto è ovvio che sia stato un crimine di sfondo razziale.

L'interrogatorio fa rabbrividire. Forse perché sono davvero abituata a Law&Order dove procedono con i piedi di piombo prima che il sospettato trovi un cavillo e lo usi contro di loro, ma là sono a New York, qui siamo a Oklahoma City, rompere un dito al sospettato e sputargli in faccia durante l'interrogatorio è prassi.

Grace parla col suo angelo custode. Grace parla con Ham.
La capa parla con Grace che parla con Ham.
Una schizzata (il medico legale) parla con Grace degli incubi di Ham e di una raccolta di beneficenza. Poi parla ancora di Ham.
Caciara in ufficio che pare il Cinco de Mayo, manca solo la pentolaccia e Raffaella Carrà in sottofondo.
Il medico legale chiede a Grace del suo angelo custode. "Ah, sì, comunque la ragazza morta è stata stuprata da ogni orifizio, ma non è stato lo skinhead" dice il medico legale prima di tornare a parlare di galline.



Finalmente si decidono a mandare a casa Ham, che prima di lasciare il commissariato decide di fare feng shui a modo suo spostando mobili a calci. Un attimo prima di andarsene, Ham ha un attacco di cuore.

Ah, giusto, la ragazza morta.
E' un'immigrata irregolare, stuprata da tutti i buchi possibili prima di essere picchiata a morte.
La sera prima aveva lavorato per un deputato che, ovviamente, stava promulgando la legge più razzista della storia dell'Oklahoma. Per fortuna uno dei detective è figlio di chissà che politica, quindi è facile per lui destreggiarsi nella palude di governatori e politici vari e chiede aiuto alla mamma.

No, no, fermi tutti, ci stiamo concentrando troppo sul caso e poco sui veri protagonisti: Ham e Grace.
Ham viene dimesso due minuti dopo aver messo piede in pronto soccorso, Grace lo accompagna a casa, segue un dialogo surreale di quasi 10 minuti e Ham che crolla esausto a letto.
Grace gli requisisce le tonnellate di armi da fuoco che l'uomo ha in casa (siamo pur sempre in Oklahoma) e torna a casa sua.



Toh, un interrogatorio. Mi ero quasi dimenticata che la serie fosse un poliziesco.
L'interrogatorio non porta nessuna novità, se non scoprire che la ragazza è andata via con uno in BMW. Ma dato che abbiamo speso 30 dei 50 minuti di episodio a guardare la faccia monoespressiva di Grace mentre parla dei massimi sistemi con Ham, il caso va risolto.
La madre del detective, quella che fa politica, gli porta una lista dei partecipanti alla festa e gli indica 3 persone che avrebbero potuto picchiare a morte una donna e tornarsene a casa come se nulla fosse. Segue siparietto WOMEN POWER ANTIRAZZISMO tra il capo commissariato (nera) e la madre del detective (che probabilmente ha la scritta WASP sulla chiappa destra).

Ham molla un pugno all'angelo custode di Grace.
Grace parla col suo angelo custode.
Grace scopre che il suo cane ha la diarrea (Il dialogo tra Grace e l'angelo sulla consistenza delle feci del cane dura di più dell'interrogatorio alla zia della ragazza morta).
Ham fa visita a Grace e chiede perché gli ha requisito tutte le armi da fuoco: "No, ma non mi sarei mai suicidato!". Ham dice che l'attacco di panico che ha avuto era da finocchi e comunque in 40 minuti di episodio ha somatizzato la morte del fratello.



Ham e Grace tornano in commissariato mentre portano nella sala degli interrogatori l'unico politico che la sera della festa guidava una BMW. Ovviamente il suo nome era nella lista dei bambini cattivi preparata dalla madre del detective. Grace gli fa il pippotto morale e gli sputa in faccia. Lui le sputa in faccia di risposta.
"Ora abbiamo il tuo dna!" ahah, geniale Grace, furba come un gatto di marmo, offrirgli un caffè e tenere il bicchierino era da finocchi mi sa.
Il caso è chiuso. Sommando gli spezzoni e le battute dedicate all'indagine arriviamo a 15 minuti scarsi su 50.

La scena torna poi nel bar di inizio episodio, dove il medico legale balla sul bancone vestita da gallina e imitandone il verso.


E qui ho spento.

Cosa ho apprezzato dell'episodio: l'ambientazione.
Sono effettivamente abituata agli scenari fighetti ed eleganti di New York o a quelli un po' più vivaci e imbottiti di coca di Los Angeles e Miami, una serie ambientata in Oklahoma è interessante. Non hanno i metodi snobbettoni, l'ambiente è più famigliare, meno complesso nelle sue dinamiche, meno "Ecco, avete fatto una cazzata, non vinceremo mai la causa".
Io ti spacco un dito, tu mi fai causa, e io te ne spacco un altro. Fare causa è da finocchi.

Diciamo che è una serie perfetta per chi cerca vicende in cui i personaggi sono ben caratterizzati e maturano durante gli episodi: in Law&Order manca tutta questa caratterizzazione dei personaggi che si limita solo al coinvolgimento personale di uno della squadra in un determinato caso piuttosto che un altro (il nero simpatizza con le vicende razziste, il detective con famiglia in quelle dove sono coinvolti bambini e via così).
Ma manca una vera e propria caratterizzazione del personaggio.

In Saving Grace le vicende poliziesche fanno da sfondo all'evoluzione dei personaggi.
Di sicuro mi servirebbe vedere almeno la prima serie per capire le dinamiche tra Grace e l'angelo custode e per capire meglio Grace stessa, per esempio se è normale che vada in un bar di skinhead urlando in spagnolo o cavalcare nuda di notte per non fare sesso.
Ma sinceramente non mi interessa.

Il cast è un meraviglioso mosaico di interculturalità e modernità a dimostrazione che anche in uno degli stati più conservatori degli Stati Uniti i neri non vengono bruciati vivi, gli indiani sono tollerati e le donne non vengono chiuse in cucina. Anzi, la capa del dipartimento (nera) ha pure frequentato la stessa università della politica WASP e probabilmente le due erano anche nella stessa sorellanza. E' una splendida immagine di cooperazione e tolleranza, ma non so quanto si avvicini alla situazione del moderno Oklahoma o, in generale, del mondo. Ma è una serie tv.
Come ho detto prima, c'è anche un'attrice down: bell'intento, peccato che non abbia un ruolo ben definito, se non quello di cazzeggiare in giro per il dipartimento.

Mi dispiace anche vedere Holly Hunter (Grace) in quelle condizioni. Va bene che sono passati più di 10 anni dall'oscar alla migliore attrice, ma ha perso moltissimo in espressività, almeno in questo episodio: espressione con cappello e senza cappello alla Clint Eastwood.
Photoshop agguerrito nelle locandine dove sembra un fresco fiorellino di 30 anni, quando nell'episodio dimostra anche piuttosto male i 49 anni che aveva quando l'aveva girato.


Tra le cose che però ho imparato è che in Oklahoma tendono a sputare in faccia alla gente, quindi attenzione viaggiatori.