domenica 15 maggio 2011

This is just creepy!

« Il fanatismo consiste nel raddoppiare i tuoi sforzi quando hai dimenticato lo scopo ultimo del tuo impegno »

[G. Santayana, Life of Reason vol.1]

Stupidamente (e anche abbastanza ingenuamente) ho sempre creduto che le schiere di fan piangenti, urlanti e più interessati al personaggio famoso in sè che alla musica o alle idee che rappresenta fossero un'esclusiva di quelle band costruite a tavolino, quelle da "una stagione e via", tipo Tokio Hotel, Justin Bieber e tutte quelle band emerse dalle ceneri di Playhouse Disney USA.

Mi sbagliavo. E di brutto.

Non sono nel giro di quel tipo di musica, ma siamo talmente tempestati da informazioni su quel genere di musica che sfido chiunque ad aver mai aperto una pagina di un quotidiano qualsiasi e non essersi trovato una notizia su Britney

Spears qui, una piccola apparizione dell'ultima starlette americana là...

Le band che seguo di solito rimangono nell'ombra (nel senso che se vuoi informazioni te le vai a cercare, a parte quella volta in cui gli Iron Maiden sono stati pubblicamente osannati al Tg2 e ammetto di aver rischiato una sincope quando è successo).

Ma torniamo al problema fan.

Lo scorso 22 Aprile sul sito ufficiale dei Judas Priest (mi basta dire che è una band di dinosauri dell'hard rock inglese e che per sapere altro basta una visita a http://it.wikipedia.org/wiki/Judas_Priest) appare un aggiornamento in cui si dice che KK Downing, fondatore, chitarrista e compositore della band molla baracca eburattini a 2 mesi dall'Ephitaph Tour.

Sgomento e sconcerto, insomma.

Non è stata neppure una di quelle notizie sussurrate nell'aria da tempo, quei "Se ne va? Non se ne va? Che cavolo fa?". Il silenzio dei 2 giorni successivi ha fatto preoccupare non poco (bisognerebbe dire ai signori inglesi che non è carino dire "Me ne vado" e non dire il motivo, è come lanciare una bomba).

Fatto sta che alla fine si è scoperto che lascia per "dissidi con il resto della band e il managment". Ok, bene.

Risparmio i mille discorsi sul "Sapevano che se ne andava, perché hanno continuato a vendere i biglietti del tour?" o "Quel cazzone potrebbe stringere i denti e fare un ultimo tour".

Sinceramente, non me ne frega nulla.

Mi concentrerei di più sui centinaia di commenti che dal 22 Aprile animano il dibattito e soprattutto su quelli a lui direttamente indirizzati.

E qui parte la distinzione:

Questi sono commenti da fan: "Grazie per i concerti fantastici, la vostra musica e i ricordi. Ti auguro il meglio" o "Sarà triste vedere i Priest senza KK!"

Questi sono commenti da fan(atici): "KK mi dispiace per la tua decisione, ma semmai ti annoiassi potresti chiamarmi, ti sposerei volentieri e ti occuperei la giornata, amore mio" o "CON OGGI SONO 8 GIORNI. Ken, ti prego, parlaci, dicci qualcosa. Ogni giorno che passa senza che tu dica nulla è uno schiaffo dolorosissimo per me e gli altri (e il commento va avanti per la bellezza di 12 righe)"

Forse letti così non hanno lo stesso effetto di leggerli in inglese, nella loro interezza e nell'ordine con cui sono pubblicati (questi commenti inquietanti hanno più o meno sempre gli stessi autori e sono lunghi il triplo di un messaggio normale).

Ora mi chiedo: se questi commenti morbosi e inquietanti fossero indirizzati a me avrei i brividi ogni volta che ne leggerei uno.

Se fossi io l'autrice di tali commenti mi vergognerei nel momento stesso in cui li scrivo, ma soprattutto non mi passerebbe mai per la testa di scriverli.

Su Blabbermouth (uno dei siti più importanti per le notizie di musica rock-metal e affini) durante uno di questi dibattiti, un utente ha fatto presente la cosa all'ennesima fan che non disdegnava di diventare l'eventuale sex toy di un ex chitarrista sessantenne, dicendole "Hey, that thing is just creepy!" ("Hey, quella cosa [che hai scritto] è davvero raccapricciante!"), la signorina/signora/che ne so ha risposto: "Non posso neppure esprimere la mia opinione adesso!?"

Non credevo che un dinosauro del rock come KK Downing (dinosauro nel senso buono, è sempre stato uno dei miei musicisti preferiti) potesse risvegliare questi appetiti morbosi tra i suoi fan.

E spesso nel leggere cose del genere mi chiedo: siamo tutti fan, ma rischieremmo di diventare fanatici se mai ne capitasse l'occasione?

Appurato, dunque, che ogni personaggio famoso ha un suo zoccolo duro di fanatici oltre ai fan normali, continuerò a leggere i dibattiti sull'argomento, saltando a piè pari commenti da fan(atici), ma leggendo (e spesso appoggiando) quelli dei fan: mi dispiace che KK ha lasciato, ma

"Dude, life goes on: Priest is not dead. Not yet".

3 commenti:

  1. Quante ne sa la Vale? No dico davvero, mi piace come è scritto questo pezzo, e l'argomento pure.
    Detto questo, credo che il fanatismo non dipenda dal tipo di musica che si ascolta, e forse non è nemmeno legato in modo esclusivo al mondo della musica. Credo abbia a che fare con la tendenza umana a idealizzare, sognare ad occhi aperti, massificarsi, trovare un idolo in cui altre persone si riconoscono. Lo facevano 2000 anni fa con divinità e statue d'oro, giustamente i tempi son cambiati.. ma la natura umana rimane più o meno la stessa.
    :)

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  2. ahahaha, grazie! xD
    guarda, condivido pienamente quello che hai scritto!! In un certo senso, mi piacerebbe aprire la testa di alcuni commentatori fanatici e vedere cosa c'è dentro, dall'altro lato è un'operazione che mi spaventa. Non mi sarei mai aspettata una mobilitazione di questo tipo per quel target di artista (penso che ai commenti tipo "Oddio, ti amo, sposami!" rivolti a Justin Timberlake siamo ormai tutti abituati) :D
    Un'altra cosa che ho notato è che la gran parte di quel tipo di commenti è di americani ed è strano, perchè scrivono persone da tutto il mondo, ma gli americani sono più inquietanti. E dubito che gli altri fan non scrivano cose del genere solo perchè non hanno l'abilità linguistica necessaria per farlo! :D

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  3. Quando una band si separa, dispiace. E' successo a me con gli Oasis - che in realtà sono separati "a tempo" secondo me -. Però non mi sono strappato i capelli, ogni cosa ha il suo peso.

    Ci sono pazzi che per i propri VIP si metterebbero anche a terra tipo zerbino. Odio questo fanatismo esagerato. Fare a botte per un autografo o una foto, stare ore sotto l'hotel per vedere il proprio beniamino: mai capirò questi atteggiamenti. Quel commento che hai pubblicato è di una un po' fuori di testa secondo me.

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